Le piante dell’uomo: il grano saraceno a Teglio in Valtellina
Principali fonti storiche
E' accertato che gli antichi Greci e Romani non conoscevano questa pianta, benché alcuni autori del Cinquecento abbiano creduto di identificarla con l'Ocymum di Dioscoride o con l'Erysimum di Teofrasto.
Tuttavia, già Ruellius (1553) e Dodoneo criticavano queste identificazioni, ritenendo che l'Ocymum degli autori latini, tra i quali Varrone, non sarebbe stato altro che una varietà di foraggio (pabulum), senza designare una specie ben definita.
La prima fonte storica che attesta la coltivazione del grano dai chicchi scuri in Occidente è rappresentata da un antico registro proveniente dalla zona di Gadebusch nel Mecklemburgo (Germania orientale, ai confini con la Polonia).
Il documento, già segnalato da Pritzel, risale al 1436 e risulta allo stato il primo a contenere uno specifico riferimento al Bukweten (nome del grano saraceno in tedesco antico), accanto agli altri prodotti agricoli della regione.
Altra fonte di particolare interesse è costituita da una carta della Curia di Avranches (Normandia), risalente alla metà del Quattrocento, nella quale si fa menzione della decima frumentorum sarracenorum, ossia della decima dovuta dai contadini all'autorità ecclesiastica.
E' accertato che gli antichi Greci e Romani non conoscevano questa pianta, benché alcuni autori del Cinquecento abbiano creduto di identificarla con l'Ocymum di Dioscoride o con l'Erysimum di Teofrasto.
Tuttavia, già Ruellius (1553) e Dodoneo criticavano queste identificazioni, ritenendo che l'Ocymum degli autori latini, tra i quali Varrone, non sarebbe stato altro che una varietà di foraggio (pabulum), senza designare una specie ben definita.
La prima fonte storica che attesta la coltivazione del grano dai chicchi scuri in Occidente è rappresentata da un antico registro proveniente dalla zona di Gadebusch nel Mecklemburgo (Germania orientale, ai confini con la Polonia).
Il documento, già segnalato da Pritzel, risale al 1436 e risulta allo stato il primo a contenere uno specifico riferimento al Bukweten (nome del grano saraceno in tedesco antico), accanto agli altri prodotti agricoli della regione.
Altra fonte di particolare interesse è costituita da una carta della Curia di Avranches (Normandia), risalente alla metà del Quattrocento, nella quale si fa menzione della decima frumentorum sarracenorum, ossia della decima dovuta dai contadini all'autorità ecclesiastica.