La Miniera Gianna: un tuffo indietro nella Storia
L'impianto di betonaggio presente alla "Gianna" riceceva la "boiacca" (miscela di cemento, acqua e fluidificante per ritardare la presa, preparato all'esterno della "Paola") tramite tubi e tenuta temporaneamente in agitazione nei miscelatori.
Una turbopompa spillava una quantità predefinita della miscela convogliandola prima in un dosatore da 100l e poi nella pentola di lancio. A questa giungeva anche la ghiaia vuotata in uno scivolo della discenderia dai carrelli al livello "Paola".
La pentola veniva, quindi, chiusa mediante un coperchi a tenuta stagna e messa in pressione trmite due getti d'aria. La miscela pronta era poi lanciata in pressione attraverso tubi e portata ai cantieri da ripienare.
Una turbopompa spillava una quantità predefinita della miscela convogliandola prima in un dosatore da 100l e poi nella pentola di lancio. A questa giungeva anche la ghiaia vuotata in uno scivolo della discenderia dai carrelli al livello "Paola".
La pentola veniva, quindi, chiusa mediante un coperchi a tenuta stagna e messa in pressione trmite due getti d'aria. La miscela pronta era poi lanciata in pressione attraverso tubi e portata ai cantieri da ripienare.