La Miniera Gianna: un tuffo indietro nella Storia
L'impianto di estrazione al livello Gianna
© Archivio Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca (Photo: Serena Maccari)
© Archivio Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca (Photo: Serena Maccari)
Nella "Zona Pozzo" si può osservare il montacarichi utilizzato per il trasporto del talco da un livello all'altro. Qui, infatti, giungevano i carrelli di talco dalle altre gallerie per essere trasportato all'esterno e caricato sugli autocarri.
Vi sono ancora le tracce dei sistemi di comunicazione utilizzati nei diversi periodi: inizialmente tramite segnali sonori, codificati in squilli lunghi per il movimento di salita e discesa, e squilli corti di livellamento. L'arganista manovrava l'impianto di estrazione da una cabina posta al livello Paola.
Dal 1991-92 furono collocate dalla "Società Luzenac S.p.A." alcune telecamere ai livelli inferiori per filmare le operazioni di carico/scarico ma il sistema non ebbe grande successo per l'umidità della miniera.
Vi sono ancora le tracce dei sistemi di comunicazione utilizzati nei diversi periodi: inizialmente tramite segnali sonori, codificati in squilli lunghi per il movimento di salita e discesa, e squilli corti di livellamento. L'arganista manovrava l'impianto di estrazione da una cabina posta al livello Paola.
Dal 1991-92 furono collocate dalla "Società Luzenac S.p.A." alcune telecamere ai livelli inferiori per filmare le operazioni di carico/scarico ma il sistema non ebbe grande successo per l'umidità della miniera.