Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia
Pelike, contenitore per olio e vino usato come urna cineraria. 470-460 a.C.
© Parco archeologico di Baratti e Populonia
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Isidoro Falchi, medico e archeologo appassionato, alla fine del 1800 iniziņ a scavare con una squadra di sette operai: in dieci giorni furono riportate alla luce cinque tombe, un sarcofago e la struttura del grande sepolcro dei "letti funebri". Da allora in poi gli scavi si sono susseguiti con sempre maggiore sequenza.
Le ultime indagini risalgono al periodo 1996-98 con lo scavo di una tomba inviolata nella necropoli delle Grotte.
Le ultime indagini risalgono al periodo 1996-98 con lo scavo di una tomba inviolata nella necropoli delle Grotte.