Il Bigio e il ragno della miniera
Ma il Bigio non rispondeva. Ora tutto il fiato doveva serbarlo per il faticoso trasporto. Procedeva a passo lento ma costante, senza strattoni e senza protestare. In qualche modo anche lui sembrava avere colto la gravità del momento e la parola guerra, anche se mai udita prima, aveva fatto calare su quegli uomini una coltre cupa di tristezza. L'uomo che lo aveva accarezzato ora lo conduceva per la cavezza e lo incoraggiava a voce bassa con dei suoni gutturali che erano diventati ormai familiari per lui dopo tanto tempo di lavoro in miniera. Dalle narici usciva il fiato caldo che si condensava nell'aria fredda formando piccoli sbuffi e nuvolette intermittenti.