Le attività minerarie nel territorio di Massa Marittima
In seguito alla perdita dell'autonomia del Comune Massetano ad opera di Siena nel 1335, e al conseguente spopolamento della città, aiutato anche dalla famosa peste del 1348, lo sfruttamento minerario dei giacimenti massetani subisce un progressivo rallentamento, che terminerà con la chiusura di pressoché tutte le attività estrattive intorno alla fine del XIV secolo. Pochi sono i tentativi di riattivazione delle miniere fatti nei secoli XV e XVI, durante la dominazione di Siena. Va però segnalata nel 1377, in pieno periodo senese, la fondazione a Valpiana di un grande impianto siderurgico, che si componeva di forni e ferriere e sfruttava il legname dei ricchi boschi locali per il trattamento del ferro elbano.