L’ISIA nelle Civiche Raccolte d’Arte di Monza
COPIA DAL VERO: RAFFAELE DE GRADA (Milano 1885-Milano 1957)
Luca Crippa, ricorda così il suo maestro: " L'insegnamento della Copia dal vero, natura morta e paesaggio, era affidato a Raffaele De Grada. Alto e magro, non rideva mai; severissimo e grande lavoratore. Nelle ricorrenze fasciste come il 28 ottobre non faceva niente: non insegnava, stava vicino alla finestra con in bocca un pezzo di sigaro e guardava il cortile, il parco, il cielo... Se si avvicinava ad un allievo e capiva che era in difficoltà, con calma si faceva dare la tavolozza e i pennelli e andava avanti lui fino a compimento. Parlava poco e l'allievo vedeva come impostare le nature morte o il paesaggio."
De Grada è insegnante di Copia dal vero alla scuola dell'ISIA e si distingue per la sua forte personalità, ama il proprio lavoro e come in una bottega rinascimentale fa fabbricare i colori a tempera agli studenti che li acquistano in polvere, è lui che compone le nature morte per gli studenti, accompagnandoli a volte anche all'aperto per riprendere paesaggi. Ricorda Franco R. Gambarelli: "Il professor De Grada era per noi una presenza rassicurante, con la sua calma e l'immancabile toscano in bocca. Era di poche parole ma molto garbato".
Luca Crippa, ricorda così il suo maestro: " L'insegnamento della Copia dal vero, natura morta e paesaggio, era affidato a Raffaele De Grada. Alto e magro, non rideva mai; severissimo e grande lavoratore. Nelle ricorrenze fasciste come il 28 ottobre non faceva niente: non insegnava, stava vicino alla finestra con in bocca un pezzo di sigaro e guardava il cortile, il parco, il cielo... Se si avvicinava ad un allievo e capiva che era in difficoltà, con calma si faceva dare la tavolozza e i pennelli e andava avanti lui fino a compimento. Parlava poco e l'allievo vedeva come impostare le nature morte o il paesaggio."
De Grada è insegnante di Copia dal vero alla scuola dell'ISIA e si distingue per la sua forte personalità, ama il proprio lavoro e come in una bottega rinascimentale fa fabbricare i colori a tempera agli studenti che li acquistano in polvere, è lui che compone le nature morte per gli studenti, accompagnandoli a volte anche all'aperto per riprendere paesaggi. Ricorda Franco R. Gambarelli: "Il professor De Grada era per noi una presenza rassicurante, con la sua calma e l'immancabile toscano in bocca. Era di poche parole ma molto garbato".