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Memorie del Parco nel bicentenario della nascita

Ingresso di Napoleone in Milano da Porta Ticinese
Ingresso di Napoleone in Milano da Porta Ticinese
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono
Il territorio di Biassono prima... e ...dopo il Parco

Le vicende che vogliamo ricordare hanno inizio ai primi di maggio del 1796, quando la famiglia dell'arciduca Ferdinando lasciò la Lombardia austriaca per rifugiarsi a Venezia. Il 15 maggio, domenica di Pentecoste, Napoleone entrò in Milano da Porta Romana.

L'imperial regia Villa di Monza, nel 1797 di proprietà della Repubblica Cisalpina e alloggio per le truppe francesi, diventò nel 1802 residenza estiva del vice presidente della nuova Repubblica Italiana, Francesco Melzi d'Eril. Di lì a poco, a seguito delle vicende politiche che si conclusero con la creazione nel 1805 del Regno d'Italia, il vicerè Eugenio di Beauharnais succedeva al Melzi come ospite della Villa.

Quasi contemporaneamente all'insediamento in Monza di Beauharnais venne emanato, il 14 settembre 1805, un decreto imperiale per la costruzione di un parco, con lo scopo di farne una tenuta modello e una riserva di caccia.

In pochi anni vennero acquisiti territori a nord di Monza, sino a comprendere nel parco i 4/9 (quasi la metà!) dell'intero territorio di Biassono. Nel 1808 venne eretto il muro di recinzione, utilizzando gli ultimi materiali residui delle mura della città, cosicchè il Parco di Monza divenne il più grande parco cintato d'Europa.

Nello sviluppo della Mostra conosceremo le vicende di questo territorio biassonese che nel 1928 venne infine annesso definitivamente a Monza.
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