Memorie del Parco nel bicentenario della nascita
Sopra il primo progetto dell'autodromo, sotto il suo disegno definitivo
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono
Il circuito, ideato dall'architetto Rosselli, comprendeva un anello per l'alta velocità della lunghezza complessiva di 4,5 chilometri, caratterizzato da due curve sopraelevate su terrapieno che si elevavano di 2,60 metri dal livello del terreno, avevano un raggio di 320 metri e consentivano una velocità massima teorica di circa 190 chilometri l'ora.
Le curve sopraelevate erano raccordate da due rettifili lunghi 1070 metri ciascuno mentre la pista stradale aveva uno sviluppo di 5,5 chilometri e comprendeva curve di diverso raggio - da un massimo di 600 metri a un minimo di 90 metri - con larghezza massima della sede stradale di 12 metri.
I due rettifili principali erano collegati a sud dalla "curvetta" di 155 m di raggio con lieve sopraelevazione.
La pista stradale e quella di velocità si intersecavano a due livelli mediante un sottopasso in zona Serraglio; la pavimentazione dei rettifili era stata realizzata in macadam catramato, mentre quella di tutte le curve era in calcestruzzo, anch'esso catramato.
Il pubblico era invece ospitato in due zone distinte: il recinto tribune includeva la tribuna d'onore con una capienza di 3000 posti e sei tribune laterali da 1000 posti ciascuna, tutte costruite in legno e muratura. Dal 1922 al 1928 la maggior parte delle competizioni furono disputate sul circuito completo di 10 Km.
Le curve sopraelevate erano raccordate da due rettifili lunghi 1070 metri ciascuno mentre la pista stradale aveva uno sviluppo di 5,5 chilometri e comprendeva curve di diverso raggio - da un massimo di 600 metri a un minimo di 90 metri - con larghezza massima della sede stradale di 12 metri.
I due rettifili principali erano collegati a sud dalla "curvetta" di 155 m di raggio con lieve sopraelevazione.
La pista stradale e quella di velocità si intersecavano a due livelli mediante un sottopasso in zona Serraglio; la pavimentazione dei rettifili era stata realizzata in macadam catramato, mentre quella di tutte le curve era in calcestruzzo, anch'esso catramato.
Il pubblico era invece ospitato in due zone distinte: il recinto tribune includeva la tribuna d'onore con una capienza di 3000 posti e sei tribune laterali da 1000 posti ciascuna, tutte costruite in legno e muratura. Dal 1922 al 1928 la maggior parte delle competizioni furono disputate sul circuito completo di 10 Km.