Memorie del Parco nel bicentenario della nascita
Annessione dei territori di Biassono e di Vedano al Lambro
Le vicende che portarono all'annessione a Monza dei territori pertinenti ai comuni di Biassono e di Vedano al Lambro, racchiusi nella cinta del Parco, hanno una storia lunga e complicata.
Tutto ha inizio nel 1899 quando la frazione monzese di La Santa tentò il distacco da Monza per unirsi al comune di Villa S.Fiorano. La reazione di Monza fu che chiese di annettersi il comune di Villa S.Fiorano.
Nel 1924 si ripetè la stessa situazione. La frazione di La Santa chiese il distacco da Monza e il Commissario Prefettizio di Monza deliberò parere contrario. La reazione monzese ebbe questa volta più largo sviluppo. Lo stesso Commissario Prefettizio il 1° agosto 1925 deliberò: 1° di mantenere ferma l'opposizione alla richiesta di La Santa, 2° di chiedere al Governo del Re l'aggregazione al Comune di Monza dei tre comuni di Villa S.Fiorano, Vedano al Lambro e Biassono.
I Sindaci dei comuni interessati non ebbero notizie ufficiali ma solo sospetti. Il Sindaco di Biassono, cav. Paolo Perego, informò la Regia Prefettura che, se i suoi sospetti avessero avuto rispondenza nella realtà, Biassono si sarebbe opposto con tutti i mezzi consentitigli dalla legge.
Nell'ottobre, venuto a conoscenza dei progetti di Monza, il Consiglio Comunale di Biassono votò un ordine del giorno con il quale vennero ribattute le ragioni addotte da Monza e "si esposero le ragioni storiche e morali che Biassono riteneva a suo favore per deprecare la morte di un Comune che ebbe sempre, anche negli antichi tempi, importanza non lieve ..."
Le vicende che portarono all'annessione a Monza dei territori pertinenti ai comuni di Biassono e di Vedano al Lambro, racchiusi nella cinta del Parco, hanno una storia lunga e complicata.
Tutto ha inizio nel 1899 quando la frazione monzese di La Santa tentò il distacco da Monza per unirsi al comune di Villa S.Fiorano. La reazione di Monza fu che chiese di annettersi il comune di Villa S.Fiorano.
Nel 1924 si ripetè la stessa situazione. La frazione di La Santa chiese il distacco da Monza e il Commissario Prefettizio di Monza deliberò parere contrario. La reazione monzese ebbe questa volta più largo sviluppo. Lo stesso Commissario Prefettizio il 1° agosto 1925 deliberò: 1° di mantenere ferma l'opposizione alla richiesta di La Santa, 2° di chiedere al Governo del Re l'aggregazione al Comune di Monza dei tre comuni di Villa S.Fiorano, Vedano al Lambro e Biassono.
I Sindaci dei comuni interessati non ebbero notizie ufficiali ma solo sospetti. Il Sindaco di Biassono, cav. Paolo Perego, informò la Regia Prefettura che, se i suoi sospetti avessero avuto rispondenza nella realtà, Biassono si sarebbe opposto con tutti i mezzi consentitigli dalla legge.
Nell'ottobre, venuto a conoscenza dei progetti di Monza, il Consiglio Comunale di Biassono votò un ordine del giorno con il quale vennero ribattute le ragioni addotte da Monza e "si esposero le ragioni storiche e morali che Biassono riteneva a suo favore per deprecare la morte di un Comune che ebbe sempre, anche negli antichi tempi, importanza non lieve ..."