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Memorie del Parco nel bicentenario della nascita

Centuriazione del territorio
Centuriazione del territorio
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono
Prima del Parco - Il territorio nell'antichità

In epoca romana la pianura lombarda venne in gran parte centuriata. I terreni, bonificati e organizzati con strade e canali tra loro perpendicolari, erano destinati alle assegnazioni "viritarie" (cioè con la consegna di un piccolo podere ad ogni famiglia di un reduce). Gli assi perpendicolari con i quali venivano divisi i lotti maggiori erano i decumani e i cardini. I poderi di ogni quadrato di m.710,4 x 710,4 erano assegnati a 100 famiglie (una centuria).

Il territorio a noi vicino, l'area compresa tra Monza, Cinisello, Desio, Macherio, Biassono e Vedano, presenta tracce evidentissime di queste divisioni perpendicolari con un costante orientamento.

Queste divisioni centuriali si arrestavano lungo la linea dell'antica strada Monza-Biassono-Sovico, mentre la fascia di territorio tra questa strada e il fiume Lambro presentava tracce più irregolari e con un diverso orientamento. L'area di forma triangolare che ha la sua base tra Biassono e il fiume Lambro e ha il vertice alle porte di Monza in piazza Citterio è parte terminale di un terrazzo fluvio-glaciale, la cui natura del suolo è poco adatta all'agricoltura: fu quindi lasciata indivisa nell'antichità e destinata a bosco.

Questo territorio, che oggi corrisponde al Parco Reale, aveva comunque subito anch'esso un episodio di divisione agraria in un periodo antico, ma successivo a quello della centuriazione romana. Dalle mappe teresiane, e da quelle successive dei primi anni dell'800, risulta infatti evidente un asse mediano sud nord, che potrebbe essere il cardo principale, attraversato perpendicolarmente da divisioni agrarie e da strade.
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