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Pizzi, trine e lini: la dote della nonna

Corredo riposto nell'armadio
Corredo riposto nell'armadio
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono (Photo: Diego Colombo)
L'ARMADIO

Nelle vecchie case patriarcali di campagna come di città convivevano più famiglie che abitavano locali comuni a tutte. L'unico ambiente strettamente personale era la camera da letto non solo perché luogo delle intimità coniugali, ma anche perché la sposa vi custodiva il proprio corredo nuziale portato nella casa del marito nella cassapanca nella quale era stato lungamente e pazientemente messo insieme.

Col matrimonio aumenta il numero delle persone che la sposa deve vestire: il marito innanzitutto, e poi i figli; occorre quindi più spazio per conservare gli abiti, ecco che nella camera trova posto l'armadio. Una volta i vestiti erano pochi e duravano a lungo, anche un'intera vita; sia perché venivano confezionati con tessuti più resistenti, sia perché non esisteva una moda volubile, e più modeste erano le disponibilità per queste spese.

Il "comò" custodiva nei suoi cassetti la biancheria, quella personale e quella per il letto, nonché gli oggetti più delicati dell'abbigliamento.
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