Pizzi, trine e lini: la dote della nonna
L'ABBIGLIAMENTO FEMMINILE
La biancheria intima femminile era confezionata con tessuti di canapa, cotone o lino, ed era decorata ai bordi con arricciature, ricami o merletti. Comprendeva la camicia "di sotto", la camicia "da notte", il "matinč", le mutande, il bustino e la sottogonna.
La camicia "di sotto", in tessuto sottile, a diretto contatto con il corpo, era sorretta da due bretelle della stessa stoffa e scendeva dal seno fin sopra le ginocchia. Era indossata sia di giorno sia di notte, e venne sostituita dalla maglia "di sotto" quando fu possibile ottenere dalla lana un filo meno grezzo e pungente.
Quando la donna scendeva dal letto, si toglieva la lunga ed ampia camicia da notte, con maniche lunghe o corte, e la cuffia dove teneva raccolti i lunghi capelli, e indossava il "matinč", una apposita camicetta con maniche, abbottonata davanti.
Completava questo abbigliamento "da camera" la "sottogonna", un ampio indumento stretto in vita.
La biancheria intima femminile era confezionata con tessuti di canapa, cotone o lino, ed era decorata ai bordi con arricciature, ricami o merletti. Comprendeva la camicia "di sotto", la camicia "da notte", il "matinč", le mutande, il bustino e la sottogonna.
La camicia "di sotto", in tessuto sottile, a diretto contatto con il corpo, era sorretta da due bretelle della stessa stoffa e scendeva dal seno fin sopra le ginocchia. Era indossata sia di giorno sia di notte, e venne sostituita dalla maglia "di sotto" quando fu possibile ottenere dalla lana un filo meno grezzo e pungente.
Quando la donna scendeva dal letto, si toglieva la lunga ed ampia camicia da notte, con maniche lunghe o corte, e la cuffia dove teneva raccolti i lunghi capelli, e indossava il "matinč", una apposita camicetta con maniche, abbottonata davanti.
Completava questo abbigliamento "da camera" la "sottogonna", un ampio indumento stretto in vita.