Le lucerne antiche
Matrice di parte superiore di lucerna monolychne
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono (Photo: Marco Tremolada)
© Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono (Photo: Marco Tremolada)
L'EVOLUZIONE DELLA LUCERNA
In età greca la forma si modificò: la lucerna aveva un serbatoio piatto e circolare, che tendeva a chiudersi, talvolta con un manico laterale, e un beccuccio con un foro per lo stoppino separato dal foro per l'alimentazione del serbatoio.
Da questo tipo (non rappresentato a Biassono se non negli sviluppi ellenistici più recenti) si svilupparono forme diverse, tutte prodotte al tornio (quindi ad una ad una), diffuse in età ellenistica e romano-repubblicana, quando la produzione artigianale divenne industriale, con una fabbricazione in serie e la formazione di realtà produttive imprenditoriali.
Questa evoluzione venne permessa, già in età romano-repubblicana, dalla produzione delle lucerne con matrici. La lucerna divenne così un multiplo e ne fu permessa la produzione in serie in termini industriali. Nacquero grandi fabbriche di lucerne, a carattere capitalistico.
Fu in queste fabbriche, a ridosso dell'età imperiale romana, che venne proposta la lucerna con disco piatto, adatta ad accogliere una decorazione per una figurazione. Il metodo di fabbricazione era a doppia matrice, una per il fondo ed una per il disco. Le due parti, prodotte separatamente, venivano saldate per la cottura in forno.
In età greca la forma si modificò: la lucerna aveva un serbatoio piatto e circolare, che tendeva a chiudersi, talvolta con un manico laterale, e un beccuccio con un foro per lo stoppino separato dal foro per l'alimentazione del serbatoio.
Da questo tipo (non rappresentato a Biassono se non negli sviluppi ellenistici più recenti) si svilupparono forme diverse, tutte prodotte al tornio (quindi ad una ad una), diffuse in età ellenistica e romano-repubblicana, quando la produzione artigianale divenne industriale, con una fabbricazione in serie e la formazione di realtà produttive imprenditoriali.
Questa evoluzione venne permessa, già in età romano-repubblicana, dalla produzione delle lucerne con matrici. La lucerna divenne così un multiplo e ne fu permessa la produzione in serie in termini industriali. Nacquero grandi fabbriche di lucerne, a carattere capitalistico.
Fu in queste fabbriche, a ridosso dell'età imperiale romana, che venne proposta la lucerna con disco piatto, adatta ad accogliere una decorazione per una figurazione. Il metodo di fabbricazione era a doppia matrice, una per il fondo ed una per il disco. Le due parti, prodotte separatamente, venivano saldate per la cottura in forno.